Alcuni haiku:
piume di gallo ‒
le punte dei cipressi
pettinano il cielo
splende, riflessa
nella zuppa invernale,
la luna piena
campi di bruma ‒
i biglietti stropicciati
della lotteria
caffè invernale
consumato tra chiacchiere
di poco conto
Alcuni senryū:
quando è il postino
a suonare, alzo sempre
gli occhi al cielo
soltanto quando
sta per riagganciare
chiede come sto
nell’anno nuovo
tutto il sonno arretrato
dell’anno scorso
E infine un componimento a quattro mani:
pulendo casa
qualcosa in me
si alleggerisce
rallenta ad un tratto
questa urgenza del cuore
Kami no ku Sohana Elisa Bernardinis
Shimo no ku Anna Maria Domburg San Cristoforo
Ukiyo-e by Utagawa Kunisada and Utagawa Hiroshige: An Eastern Genji in a Snowy Garden, from the series Inaka Genji (1854). Source: Wikimedia Commons
bellissimi tutti, fantastici i senryu, superlativo quello del postino. Ciao Elisa, a proposito… come stai? 🙂
Eh eh eh 😉
Grazie per l’apprezzamento,Ezio, e per la tua gradita visita 🌹🙂
Ho trovato i componimenti davvero molto belli, specialmente gli haiku, sono molto più profondi di quello che può sembrare alla prima lettura.
Forse l’unico leggermente “sotto tono” è il primo (piume di gallo) che oltre ad essere più descrittivo, contiene una metafora esplicita che negli haiku dovrebbe essere evitata.
Buongiorno, Ale. Grazie per il feedback. Forse più che evitata, diciamo che la metafora può essere più o meno riuscita, e concordo sul fatto che in questo caso non lo sia particolarmente.
Succede che tornando a rileggerli mi dica “Ah, questo lo scriverei proprio in maniera diversa!”, soprattutto con quelli più datati.
Grazie per la visita 🙂🌹